sabato 28 dicembre 2013

Infinity


Ormai il Natale è alle porte, e questa volta il protagonista della giornata è un bizzarro ventitreenne di New York in crisi per non poter fare colazione con le uova strapazzate che, da americano DOC, tanto ama. Lo portiamo in un ottimo bar a due passi dall'Associazione. Ci sono tante torte, cornetti, gelati... Niente, è inconsolabile e, forse per comunicarci il suo dissenso, non si toglie gli occhiali da sole, gli stessi della foto sotto il ponte di Brooklyn che abbiamo scelto per la locandina. "Emmet, ma dove le troviamo le uova strapazzate di domenica mattina a Castellana?"
Con lui, due musicisti bravissimi e simpaticissimi: il contrabbassista materano Giuseppe Venezia e il batterista partenopeo Elio Coppola. Loro sono molto divertiti dalla situazione e da veraci meridionali divorano una fetta di torta dopo l'altra. Ma che strano trio è questo?
La sala intanto si riempie piano piano. Il desiderio delle uova rimane inappagato, ed Emmet si siede taciturno al pianoforte. Il primo brano è "But Not For Me". Sarà un caso? Noi sorridiamo sotto i baffi, mentre il pubblico (che non sa) incomincia a viaggiare. L'interpretazione è molto... cool, un po' come la copertina di "Infinity" che i tre stanno portando in tour per l'Italia.
Non sapevamo cosa sarebbe successo dopo ma, anticipando che le nostre aspettative sul seguito sono state tradite, questo ve lo facciamo vedere...


Non ce ne accorgiamo, e come niente arriva l'una. "Ragazzi, mangiamo qualcosa insieme?". Hanno altri due concerti a Napoli, uno nel pomeriggio e uno di sera. Caricano tutto in macchina, ci salutano al volo, spariscono dietro l'angolo. "La prossima volta gli facciamo trovare una gallina"...


Nessun commento:

Posta un commento